NGOZI OKONJO-IWEALA, LA PRIMA DONNA ALLA GUIDA DELLA WTO.
L’ex ministra nigeriana Ngozi Owonjo-Iweala riceve l’appoggio della neoeletta presidenza Biden e della maggior parte degli stati membri della Wto. Con tutti i pronostici, sarà la prima donna nonché primo leader africano alla guida dell’Organizzazione Mondiale del Commercio.
EGITTO, LA REPRESSIONE DEL DISSENSO. LA DENUNCIA DELLE ONG.
A dieci anni dalle primavere arabe del 2011 l’Egitto di Al Sisi “vive sotto la guida di un governo repressivo che soffoca ogni forma di dissenso. – riferisce la lettera di Humans Rights Watch appoggiata da centinaia di Ong, in vista del 46esimo consiglio Onu dei diritti Umani del 22 febbraio – Serve un meccanismo di monitoraggio sulla situazione dei diritti umani in Egitto”
SOMALIA, BOMBA UCCIDE 12 AGENTI. CAOS ELEZIONI.
7 febbraio, Dhusamareb Somalia. Una bomba piazzata sul ciglio della strada ha ucciso 12 agenti dell’Agenzia di Intellingece e Sicurezza. L’attentato, rivendicato dagli integralisti islamici di Al Shaabab, getta il paese nel caos. Le elezioni presidenziali del 8 febbraio sono state posticipate. In un clima di grande incertezza l’alleanza dei leader all’opposizione ha dichiarato illegittimo il presidente Mohamed Abdullahi Mohamed.
OIM: SEMPRE PIU’ MORTI NELLE ACQUE LIBICHE.
Negli ultimi giorni “migliaia di migranti partiti dalle coste libiche si trovano in condizioni umanitarie terribili”. Segnala il rapporto dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni datato 6 febbraio. “La Libia resta un porto non sicuro. – continua la dichiarazione dell’Oim – Gli stati devono fornire con urgenza percorsi sicuri e alternativi per mettere fine al traffico di uomini.”
LA REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL CONGO CONFERMA IL TERZO CASO DI EBOLA
La DRC ha confermato il terzo caso di Ebola nella provincia del Kivu Nord. Si tratterebbe della dodicesima ondata nel paese che dal 1976, anno della sua scoperta, ha già ucciso migliaia di persone. Questa settimana la WHO ha già fatto arrivare a Butembo 1200 dosi di vaccino per cercare di fermare il contagio tempestivamente, come comunicato dal suo portavoce regionale Matshidiso Moeti.
L’ETIOPIA CHIUDE DUE CAMPI PROFUGHI NON SICURI A CONFINE CON L’ERITREA
L’annuncio del governo ha portato alla chiusura dei campi di Hitsats e Shimelba e il ricollocamento dei profughi. Questa decisione, incentivata anche dal portavoce dell’HNHCR, è stata presa dopo che entrambi i campi hanno subito una distruzione importante portando alla morte diverse persone. Le schermaglie hanno infatti reso insicuri queste aree già critiche negli ultimi mesi.
a cura di Carlo Pedroli e Daniele Pierobon
You must be logged in to post a comment.